domenica 14 aprile 2013

UNA GIORNATA SPECIALE

E' stata una giornata davvero speciale, sabato 13 aprile all'hotel Palace, dove veniva presentato il libro LA RICETTA PER VIAREGGIO 2, dedicato a Franco Signorini e Giulia Lombardi, decana dei cuochi viareggini.Grazie a Chitty Marcucci, che ci ha accolto con grande entusiasmo in una dimora simbolo per una Viareggio che ha deciso di ripartire, proprio come il Palace Hotel, che ha ripreso la sua attività dopo mesi di chiusura. Grazie alle note suonate al piano da Adriano Barghetti che ha sottolineato con sapiente ( e ruffiana) armonia i vari interventi che si sono succeduti.
Adolfo Lippi ha tracciato un delicato ricordo di Franco Signorini, del suo stile, della sua arte di concepire la cucina, che poi si trasmetteva anche attraverso i suoi modi e il vestire raffinato e minimalista. Arnaldo Galli ci ha spiegato perchè ama i cibi semplici, così come i carri poco cervellotici. Matteo Romoli ha raccontato della sua ricetta per far cultura in un mondo, quello del teatro, nel quale lavora da anni, nonostante la sua giovane età. E poi il centenario Giorgio Michetti, con i suoi Matuffi, declamati come fossero una struggente poesia del 900.Il senatore Andrea Marcucci ci ha spiegato come sia difficile fare un risotto al pomodoro; perchè le cose semplici, talvolta, sono le più complicate...proprio perchè tutti pensano di poterle realizzare da soli. Tanti hanno voluto raccontarci le loro ricette di cucina, di politica, di vita. E per questo li ringraziamo perchè la buona cucina, così come la buona politica, si fa tutti insieme. Argomento ripreso dal futuro cuoco- sindaco Leonardo Betti che ha auspicato un futuro roseo per una città che, nonostante la trascuratezza e il disamore subiti, stavolta riuscirà a ripartire.Grazie alle 68 persone che ci hanno regalato altrettante ricette culinarie e consigli di buona politica. Grazie a Giulia Lombardi, che insieme ai figli Guido e Marzia, che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, porta avanti da 65 anni il ristorante " da Giorgio",  meta abituale di Franco Signorini. Grazie a Marco Antongiovanni che, insieme a me, ha voluto cogliere questo momento di leggerezza e ironia. E devo dire, che ci è venuto proprio bene.

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