sabato 27 aprile 2013

                    LA VERA RIVOLUZIONE ?

                         LA BUONA POLITICA.

                                     ORA.

martedì 23 aprile 2013

EI FU.......LA BUONA POLITICA ?
SALOTTI E PIAZZE, DA NAPOLEONE A GRILLO
Dove si fa oggi la buona politica?
La piazza arrabbiata è antipolitica o demagogia?
Un buon disegno vale più di mille parole?

L'Aperitivo letterario con Cristiana Gemignani
Terrazza dell' Hotel Giulia - Lido di Camaiore
Domenica 5 Maggio ore 17,00
Aperitivo per tutti
Ingresso libero

domenica 14 aprile 2013

UNA GIORNATA SPECIALE

E' stata una giornata davvero speciale, sabato 13 aprile all'hotel Palace, dove veniva presentato il libro LA RICETTA PER VIAREGGIO 2, dedicato a Franco Signorini e Giulia Lombardi, decana dei cuochi viareggini.Grazie a Chitty Marcucci, che ci ha accolto con grande entusiasmo in una dimora simbolo per una Viareggio che ha deciso di ripartire, proprio come il Palace Hotel, che ha ripreso la sua attività dopo mesi di chiusura. Grazie alle note suonate al piano da Adriano Barghetti che ha sottolineato con sapiente ( e ruffiana) armonia i vari interventi che si sono succeduti.
Adolfo Lippi ha tracciato un delicato ricordo di Franco Signorini, del suo stile, della sua arte di concepire la cucina, che poi si trasmetteva anche attraverso i suoi modi e il vestire raffinato e minimalista. Arnaldo Galli ci ha spiegato perchè ama i cibi semplici, così come i carri poco cervellotici. Matteo Romoli ha raccontato della sua ricetta per far cultura in un mondo, quello del teatro, nel quale lavora da anni, nonostante la sua giovane età. E poi il centenario Giorgio Michetti, con i suoi Matuffi, declamati come fossero una struggente poesia del 900.Il senatore Andrea Marcucci ci ha spiegato come sia difficile fare un risotto al pomodoro; perchè le cose semplici, talvolta, sono le più complicate...proprio perchè tutti pensano di poterle realizzare da soli. Tanti hanno voluto raccontarci le loro ricette di cucina, di politica, di vita. E per questo li ringraziamo perchè la buona cucina, così come la buona politica, si fa tutti insieme. Argomento ripreso dal futuro cuoco- sindaco Leonardo Betti che ha auspicato un futuro roseo per una città che, nonostante la trascuratezza e il disamore subiti, stavolta riuscirà a ripartire.Grazie alle 68 persone che ci hanno regalato altrettante ricette culinarie e consigli di buona politica. Grazie a Giulia Lombardi, che insieme ai figli Guido e Marzia, che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, porta avanti da 65 anni il ristorante " da Giorgio",  meta abituale di Franco Signorini. Grazie a Marco Antongiovanni che, insieme a me, ha voluto cogliere questo momento di leggerezza e ironia. E devo dire, che ci è venuto proprio bene.

sabato 6 aprile 2013


LA RICETTA PER VIAREGGIO 2



Se, come diceva mia nonna, lo
stomaco è vicino al cuore, credo
che la buona politica non debba
discostarsi da questo antico
motto popolare. Infatti, le
caratteristiche di un successo
culinario sono le stesse che servono
per il governo di una città:
ottime materie prime, competenza
e passione. E se la città in
questione è Viareggio, che già di per sé è senz’altro
un prodotto di prima scelta, mai come oggi occorre
che anche per gli altri due ingredienti l’abbondanza
sia la regola.
Nel leggere le ricette di questa guida, vedrete che
spesso, le più gustose sono proprio le più semplici,
realizzate con la fantasia e l’ingegno di chi, seppur
con pochi ingredienti, riesce a inventarsi il modo
di mettere la famiglia a tavola. Perché questa è la
vera politica: mettere la famiglia a tavola. Facendo i
salti mortali, sopperendo proprio con l’ingegno e la
fantasia laddove le casse piangono poiché, alla fine,
come ogni buona madre di famiglia sa, nessuno
deve digiunare ingiustamente a causa di errori che
potevano essere evitati. A Viareggio
le dispense sono vuote. Ma il
desco va onorato e a poco serve lamentarsi
per le scorte esaurite. Ci sono ricette per la cui realizzazione
basterebbe solo il buon senso.
Cominciamo da lì.
Questo piccolo libro vuole invitare
chi si troverà a governare la città a farlo come un bravo cuoco o una brava cuoca governerebbero la propria cucina. Viareggio chiede un piatto verace, sano, autentico, che parli di lei e delle sue tradizioni, che rispecchi la sua storia e la
sua identità culturale. E noi non vogliamo un cibo
che imiti gli altri, vogliamo il nostro. Vogliamo riappropriarci
dei nostri sapori, tornare a respirare i
nostri profumi, per offrirli al mondo intero come
un vero marchio D.O.C. che ci riempia di orgoglio.
Siamo stanchi di pagare conti salati dopo essere stati
costretti a ingollare piatti insipidi e talvolta avariati.
Vogliamo cambiare e lo vogliamo in tanti.
Viareggio se lo merita.
Ai fornelli, dunque!